Diffusore a 2 vie, TQWT, 8 Ohm,140 Wmax
Progetto e realizzazione di Claudio Domiziani
Il progetto nasce dall’esigenza di realizzare un monitor near field da utilizzare per montaggi ed elaborazione audio, quindi sopra una scrivania da PC, per sostituire le insulse casse amplificate di nota marca.
Le esigenze erano principalmente un costo accessibile, dimensioni compatte con sviluppo verticale, una riposta decente fino ai 60 Hz senza equalizzazione attiva e l’utilizzo degli altoparlanti SICA che avevo già a disposizione.
I woofer della SICA, però, nonostante una buona risposta verso l’alto, hanno una Fs di circa 118 Hz, quindi l’idea di scendere in modo decoroso sui 60Hz era una missione quasi impossibile.
Ho pensato quindi di usare una configurazione TQWT con bocca di emissione ristretta per cercare di contenere l’effetto slabbrato sui bassi tipico di un TQWT con scarico libero e, diventando di fatto un tubo accordato anche in reflex, di tamponare la zona tra Fs e F-3 (sui 70 Hz) del TQWT che tipicamente è “bucata” utilizzando un accordo intorno ai 100 Hz per il tubo-bocca. Il sistema non è mio, ci sono diverse soluzioni in giro su internet simili e diverse disquisizioni sul suono sat+sub tipico di sistemi analoghi. Il risultato è quello che potete vedere nel grafico della risposta in frequenza, misurata in ambiente a 1,5 m, collocate a 35 cm dalla parete di fondo, con una linearità decente fino a circa 60 Hz. Sono evidenti risonanze ambientali del laboratorio e della varia rumenta presente nella zona di lavoro, ma al momento non dispongo di una camera anecoica, sempre che una misura in condizioni ideali sia adeguata per un target come questo.
La quantità di assorbente utilizzato è stata trovata per via sperimentale, cercando di mediare tra smorzamento e risposta; con poco assorbente, infatti, abbiamo una bella coda sul singolo impulso, mentre con un fill al 100% la coda sparisce, ma cala anche sensibilmente la risposta in basso. L’assorbente usato è lana di poliestere in foglio da 20mm, 40 Kg/mc. Il crossover è stato ottenuto modificando un modello commerciale con taglio a 3 Khz - 6 dB/oct, ottenendo lo schema definitivo presentato. Il baffle estremamente stretto (14 cm) causa infatti un discreto aumento di efficienza sopra a 800 Hz, è stato quindi aggiunto un circuito di Baffle Step Compensation da circa -3 dB a partire da 830 Hz. Il diffusore, anche con il BSC, risulta abbastanza brillante ma senza esagerazioni e con bassa fatica di ascolto. Resta comunque regolabile in base ai gusti soggettivi e all’ambiente variando il valore della resistenza R1, aumentandolo se troppo brillante, riducendolo se troppo scuro.
Se usate come bookshelf, consiglio di aggiungere due strisce di schiuma fonoassorbente di neoprene ai lati del tweeter per migliorare l’immagine e ridurre le difffrazioni, causate anche dal montaggio a toppa del tweeter invece che flush, perché lo spessore del legno non consente di incassarlo lasciando uno spessore sufficiente nel baffle. Se usate i diffusori near-field, non si notano differenze, almeno nella mia esperienza. Del resto questa è una proposa di autocostruzione, che consente di sperimentare.
Il box è realizzato in multistrato di pioppo da 10mm di spessore, rinforzato in un paio di punti cercando di lasciare spazio per l’alloggiamento del crossover che, nal mio caso, è stato ancorato con quattro viti autofilettanti alla tavola che separa le due metà del condotto. Lo spessore non è molto, nessuno vieta di realizzarlo con spessori maggiori rispettando le misure interne, ma date le minime misure del box, anche così il suono alle nocche è sordo.
Come suonano? Beh, è come chiedere all’oste se il vino è buono. Il parere è squisitamente soggettivo e quello che posso dire è che mi hanno sorpreso sia per immagine che per timbrica. Il wooferino è impressionante. Ottima dinamica anche con pezzi particolarmente impegnativi, nessuna fatica all’ascolto, bassi presenti con una discreta “botta” senza code evidenti, ben fermi. Ascoltate con generi vari, dai Greta Van Fleet a Katie Melua passando per Led Zeppelin, Joe Bonamassa, Massimo Urbani Quintet, la restituzione delle voci è sorprendente grazie anche all’ottima qualità dei prodotti utilizzati, così come pianoforte e contrabbasso. Insomma, una realizzazione all-round che va bene in diversi contesti.
Suggerimenti
Montare a filo gli altoparlanti; incollare con un po' di bostik il fonoassorbente alla superficie d'appoggio; utilizzare multistrato di betulla o MDF con spessore aumentato, per ottenere un cabinet più robusto.
In caso di pannelli poco spessi, è possibile migliorarne la resa impiegando alcuni inserti di materiale smorzante (tipo Caimat 8, per esempio).
Come visibile nello schema, e suggerito anche nella descrizione, sono riportati alcuni valori di resistenze da inserire sul tweeter per correggerne il livello.
Ringraziamo il sig. Claudio Domiziani per la preziosa collaborazione.
Risposta in frequenza | Schema cross-over |
Tweeter: SICA LP85.25/95 TW (tweeter 1", 8 Ohm, 40 Wmax)
Mid-woofer: SICA 4E1CS-8 (mid-woofer 4", 8 Ohm, 140 max)
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