Dirty Lulù (monovia, bass-reflex)

DIRTY LULÙ

 

dirty lulu lizza 1

Minidiffusore monovia, bass-reflex

Autore e commento: Lizza Gianluca (progetto originale diBirama)

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Presi dallo scaffale i miei CD che solitamente ascolto e uso per testare, (Patricia Barber, Rachelle Ferrell, per poi andare su Bocelli, Mario Biondi, Michael Buble, Jazz at the pawnshop, Lionel Hampton e MonteCarlo Night 6), questi due piccoli diffusori non mi hanno lasciato indifferente da subito, nel bene e nel male: un timbro un po’ caratterizzato da un andamento lievemente loudness, con gamma bassa e gamma alta in evidenza sulla gamma media. Questa caratteristica, se da un lato potrà sembrare un difetto, dall’altro fa ben godere un ascolto “rilassato” e non troppo impegnativo.

 

Con le voci maschili le Dirty Lulù si comportano molto bene: i piatti della batteria vengono fuori con vigore e impatto, chitarre elettriche e sintetizzatori anche se il basso vero e proprio, è leggermente indietro, ma insomma, è comprensibile se consideriamo la piccola dimensione del diffusore e del trasduttore.

 

Una sensazione è che si è certi di ascoltare un diffusore equipaggiato di tweeter quando questo non è vero! La risposta in frequenza dovrebbe essere compresa tra i 60Hz fino a 20Khz (ma dalle mie misure arriva anche 22Khz in asse!).

 

Leggermente meno performanti nelle voci femminili , dove dimostrano una gamma medio alta forse un po’ meno definita rispetto ad un classico due vie. Con alcuni brani si percepisce una certa mancanza di energia in tale gamma. Forse soffrono un po' della loro caratterizzazione in gamma alta che ogni tanto, per colpa dell'impostazione, potrebbe evidenziarsi troppo . C’è stato un mio tentativo di inserire una cella notch per compensare l’andamento esuberante sulle alte ma poi ne perdeva la dispersione angolare, soluzione bocciata!

 

Si nota una leggera mancanza di dispersione fuori asse muovendosi dal punto di ascolto, ma basta posizionarle bene, come descritto nell'articolo pubblicato su Costruire HiFi, e il gioco è fatto!

 

A volumi elevati le Dirty Lulù non sembrano soffrire eccessivamente di compressione dinamica, rapportata all’efficienza (circa 82dB) e tenuta in potenza (circa 50W). Ottima la micro-dinamica (che riprende il mio discorso precedente sull’ascolto piacevole anche bassi volumi). Veramente strabiliante è la percezione della spazialità: si avverte l’effetto dell’assenza di un “incrocio” spesse volte fatto male!

 

La messa a fuoco è precisa, così come la stabilità dell'immagine stereofonica. Il risultato finale è ottimo e certamente ben al di là di ogni aspettativa considerando mole e prezzo di questo diffusore.

 

CHFProgetto pubblicato sul n° 183 di Costruire HiFiCHF


 

Altoparlanti impiegati


Full-range: TB SPEAKERS W4-1337SDF (Full-range 4", 8 Ohm, 50 Wmax)


    

Fotogallery Dirty Lulù

 

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Si ringrazia il sig. Lizza Gianluca per la preziosa collaborazione.


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